Nel Peggio - Marlene Kuntz

Essendo che fin? dritto nel peggio
in quell'istante dall'indicibile odore,
d'esser carcassa per marcescente ormeggio
s'accorse con assai dolente stupore.

Al porto dei rottami presi in ostaggio
da un vento grato solo a qualche uccello
cap? che non era un sogno n? un miraggio
all'urto con la banchina e al duro scrollo.

Denso il mare che no, non ondeggia pi? (DERIVA!)
limaccioso come un vizio e niente pi? (FINITA!)
Denso il mare che no, non disperde pi? (DERIVA!)
paludoso e osceno stagno, niente pi? (FINITA!)

Sent? una falla aprirsi e capt? un dileggio,
come ci fosse alcuno al suo tracollo.
La chiglia del suo charme (un guscio greggio)
lo dette in pasto a un mare mai satollo.

Denso il mare che no, non ondeggia pi? (DERIVA!)
limaccioso come un vizio e niente pi? (FINITA!)
Denso il mare che no, non disperde pi? (DERIVA!)
paludoso e osceno stagno, niente pi? (FINITA!)

E si laci? succhiare da quel peggio
con una smorfia di vacuo splendore
legandosi a quel marcescente ormeggio:
impiccato! (senza mostrar dolore)

Ma poi la corda, marcia, si sfilacci?.
La presa al collo lentamente allent?.
L'abietto si stacc? sprofondando
per toccare tristemente il fondo.

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